Il Montello tra i suoi dolci saliscendi – Domenica 7 luglio 2013

USCITA ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON
ASD NW FREEWALKERS TEAM

Le foto di questa uscita le trovate cliccando su: 

Ore 7.30 ritrovo al parcheggio del supermercato Alì – Zona S. Vito, ex Madras – per partenza alle ore 7.45

Ore 8.45 arrivo a Nervesa e inizio camminata

Percorso: circa 15 km, quasi interamente sterrato, dislivello: 250 mt totali

Ore 13.30 fine della camminata 

Al termine della camminata ci sarà la possibilità di pranzare presso la sede degli Alpini di Ciano del Montello che prepareranno per noi il seguente menù:

Primo di pasta, grigliata di carne, verdure, dolci (preparati dalle signore dell’ASD Freewalker), il tutto innaffiato dal locale Prosecco.

Per il pranzo sono obbligatorie le prenotazioni entro mercoledì 3 luglio

DESCRIZIONE DELL’USCITA

Il Montello è una ‘strana’ collina di terra rossa che si eleva, isolata e ben definita, poco oltre i 300 metri a sud dell’attuale corso del fiume Piave.
La sua forma, che in lontananza appare perfettamente regolare, è una grossa ellisse.
Relativamente poco abitato e boscoso è accerchiato tutt’attorno da cittadine molto vivaci e densamente abitate, la più importante delle quali è Montebelluna. E’ il loro polmone verde.
Geologicamente, la collina lunga una quindicina di chilometri con l’altezza massima di 370 metri, è una struttura di conglomerati alluvionali risalenti al Cretaceo Superiore e al Miocene Superiore, tra i 60 e i 5 milioni di anni fa, dalla tipica colorazione rossa.

Caratteristica principale sono le doline carsiche, con la formazione di grotte e risorgive e senza un’idrografia superficiale.
La grotta più imponente e famosa è il Tavaran Grando, altre come il Buoro di Ciano sono visitabili.

A dominare il paesaggio del Montello è il bosco, ora di associazioni miste in cui predomina l’infestante robinia. Un tempo l’ecosistema, prevalentemente a bosco di quercia, era rigorosamente vincolato da leggi della Serenissima Repubblica Veneta e il ‘Bosco della Serenissima’ serviva per il legname dei cantieri veneziani. Con la caduta della Dominante (1792), si ebbe un tracollo del ciclo economico-lavorativo dell’area che condusse alla cosidetta epopea dei ‘Bisnent’ (lavoratori boscaioli) con l’accaparramento di terreno in abbandono e taglio indiscriminato di legname necessario alla sopravvivenza di famiglie operaie. Il problema durò per tutto l’ottocento, fino alla ripartizione del ‘Piano Bertolini’ del 1892, con il quale il Montello venne assegnato in porzioni (corrispondenti alle vecchie ‘Prese’ poi risistemate o rifatte) in parte agli occupanti in prevalenza poveri contadini e in parte vendute a privati ed istituto un fondo ‘sociale’. L’obiettivo, nobile per l’epoca, era di disboscare completamente la collina per trasformarla in poderi agricoli. Il risultato fu il disboscamento completo, ma i terreni non erano adatti alle coltivazioni e, dopo la prima guerra mondiale (ferocemente guerreggiata in quelle brulle lande dominanti il Piave), il rimboschimento avvenne in maniera spontanea.

Bastoncini a disposizione di chi ne fosse sprovvisto

ISTRUTTORI: Gianfranco 335 1311770 – Donata 333 6794141