Campolongo/Valstagna – I Calieroni – Domenica 8 dicembre 2013

 

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Appuntamento ore 8.30 al parcheggio del supermercato Famila – Viale Vicenza – Bassano del Grappa per partenza alle 8.45

Ore 9.00 Inizio camminata da Campolongo sul Brenta
Durata:3,30 ore circa
Lunghezza:15 Km circa
Dislivello: completamente pianeggiante
Percorso: 75% sterrato
Pausa di metà percorso a Valstagna
Rientro previsto a Campolongo per le ore 12.45 circa

  DESCRIZIONE GITA
Rinchiusa, quasi schiacciata tra due massicci montuosi, la valle del Brenta può forse dare un certo senso di timore a chi si trovi per la prima volta in uno dei tanti borghi allungati sulle sponde del fiume, ai piedi di quelle pareti che incombono minacciose, ergendosi per centinaia di metri fino ai boschi e ai pascoli del Grappa e dell’altopiano dei Sette Comuni. Eppure anche in questo ambiente apparentemente così ostile l’uomo ha trovato il modo di vivere ed i mezzi con cui sussistere: fu inizialmente la “menada” dei tronchi, che dall’Altopiano e dal Grappa venivano tra-sportati fino al Brenta e di qui fluitati in zattere a Padova e Venezia, a costituire l’unica fonte di reddito. Di questa attività i segni sono ancora evidenti un po’ dovunque; caratteristica è, a Valstagna, la “Calà del Sasso”, costruita nel 1398 sotto la signoria di Gian Galeazzo Visconti: una lunghissima scalinata scavata nella roccia, che supera ben 700 metri di dislivello con 4.444 gradini di pietra, fiancheggiati da una canaletta selciata per la quale venivano divallati i tronchi. Qualche secolo più tardi, l’introduzione della coltura del tabacco mutò radicalmente l’economia ed il volto stesso della valle: il paesaggio venne infatti modellato dalla mano dell’uomo per adattarsi all’espandersi del-la coltivazione, trasformando le ripide pendici dei monti in quelle grandiose scalinate che sono i terrazzamenti.
Terrazzamenti e pareti rocciose: questo è l’ambiente naturale ed umano della nostra valle. Il Brenta innanzitutto, che con la sua fresca corrente mitiga la calura estiva e rende piacevole il passeggiare (per “ciapar i freschi”, come dicono qui) lungo le riviere in cui le case si affacciano sulle acque a specchiare la loro colorata bellezza, così voluta dai secenteschi signorotti della capitale, che qui commerciavano legname, a ricordare forse la loro Venezia lontana.

Abbigliamento e calzature adatte al percorso ed alle temperature stagionali

ISTRUTTORI DI RIFERIMENTO: Donata 333 6794141 –  Annachiara 348 0301569