Vigodarzere – La Certosa – Domenica 19 gennaio 2020

Ritrovo alle ore 8.00 al parcheggio sud del CC Grifone a Bassano del Grappa per partenza alle ore 8.15
Ore 9.00 arrivo a Limena – parcheggio vicino al Ponte dei Colmelloni – coord. N.45°28.954′ E.11°50.552′ ed inizio lezione itinerante di nordic walking su due differenti percorsi a scelta:

1 – ANELLO DEL BRENTA DA LIMENA A
PONTEVIGODARZERE
Lunghezza percorso: 15 km
Tempo di percorrenza: ore 3
Difficoltà: medio

2 – LIMENA – CERTOSA DI VIGODARZERE
Lunghezza percorso: km. 10
Tempo di percorrenza: ore 3
Difficoltà: facile

Ore 12.30 circa termine lezione e rientro libero a Bassano
Istruttore di riferimento: Paolo 3488081242

USCITA PENSATA ED ORGANIZZATA DA: BRENTA NORDIC WALKING ASD

La Certosa di Vigodarzere è un monastero certosino edificato a Vigodarzere (Padova) nel corso del XVI secolo. La costruzione fu decisa dopo che nel corso del cosiddetto “guasto delle mura” (la distruzione ordinata dalla Repubblica di Venezia di tutti gli edifici che circondavano le mura cinqucentesche di Padova) fu abbattuto il vecchio monastero certosino. Il monastero fu consacrato nel 1560 e abbandonato nel 1768 a seguito della soppressione decisa dalla Serenissima. Dopo vari utilizzi durante le ultime guerre la Certosa è attualmente abbandonata.

A seguito delle distruzioni causate dalla guerra della Lega di Cambrai, i monaci Certosini di Padova ricostruirono il loro monastero in un’ansa del fiume Brenta, sui terreni che il vescovo aveva donato all’Ordine. A partire dal 1534, fino al 1560, grazie all’opera di due celebri architetti dell’epoca, Andrea Moroni e Andrea da Valle, i lavori vennero portati a termine con grande soddisfazione dei monaci che si insediarono nel nuovo importante edificio fin dall’anno successivo. Anche se la costruzione era imponente e rappresentava un notevole centro di cultura e meditazione, il numero dei monaci presenti non fu mai elevato, tanto che, nel 1768, la Serenissima ne decretò la chiusura e ne incamerò i beni ad essa collegati.

Quando, poco dopo, Antonio Zigno ne entrò in possesso, trasformò la struttura in casa di campagna e corte contadina, lasciando intatte le celle sul retro ma creando le ali nobiliari e i magazzini agricoli collegati agli alloggi dei mezzadri. Durante le due guerre la Certosa divenne caserma, polveriera e rifugio per gli sfollati che abbandonavano la città in seguito ai bombardamenti alleati.

I conti Passi di Preposulo, una antica famiglia i cui antenati amministrarono Bergamo e furono sudditi fedeli della Serenissima, ereditarono la proprietà dagli Zigno nel ‘900, senza peraltro trovare le risorse per recuperarne la funzionalità di dimora di campagna o adattarla ad altri usi. Nel frattempo molte parti della struttura stanno cedendo e il complesso è in uno stato di totale abbandono, indifeso dai vandali, l’ingresso interdetto ai numerosi visitatori che passeggiano lungo il Brenta in quella zona. (da Padova Oggi)

I dintorni sono protetti dal regolamento del Parco del Brenta e pertanto sono quasi intatti: alberi secolari e suggestivi scorci del fiume rendono gradevoli le passeggiate che portano alla Certosa.

N.B. Abbigliamento adeguato alle temperature del periodo, prevedendo dei capi adatti in caso di pioggia e relativo cambio. E’ obbligatorio, per quanti fanno uso di farmaci, averli appresso anche durante la passeggiata.
Bastoncini a disposizione gratuita per chi ne fosse sprovvisto.